Il Presidente Draghi: “ Non c'è più tempo, serve un'azione convinta"
L'importanza di una politica sanitaria, climatica e ambientale funzionante è attualmente sottolineata in tutto il mondo. La protezione delle persone e della biosfera sta diventando una priorità politica sempre maggiore. Nel corso di questo, i prodotti e i processi di produzione che sono dannosi per la salute e l'ambiente sono anche oggetto di maggiore attenzione e rivalutazione nella legislazione.
Dal 2011 la legislazione Italiana, la prima in Europa, ha deciso così di regolamentare gli acquisti della Pubblica Amministrazione introducendo l’obbligo di acquistare un prodotto o di un servizio, premiando il minor impatto ambientale https://www.mite.gov.it/pagina/i-criteri-ambientali-minimi , ciò nonostante, guardando la classifica dei paesi più green in Europa, non vediamo neanche il podio.
Sebbene la Pubblica Amministrazione abbia assunto un ruolo chiave nel passaggio da economia lineare a economia circolare, dovendo dare il buon esempio e scansando ogni qualsivoglia reticenza sui prodotti e servizi a minor impatto ambientale, e sebbene in base alla direttiva sui rifiuti approvata dal Parlamento Europeo nel 2018, i paesi dell'UE saranno obbligati a provvedere alla raccolta differenziata dei tessili entro il 2025, il nostro Paese, con grande slancio, ha deciso di anticipare i tempi a partire dall'1 gennaio 2022, Come mai fatica a decollare la transizione ecologica in Italia, soprattutto nella Pubblica Amministrazione dove esiste un obbligo e delle linee guida da seguire per gli acquisti?
Poco meno di qualche mese fà il Presidente Draghi disse: “Non c'è più tempo, serve un'azione convinta". Le conseguenze del surriscaldamento globale, ha sottolineato Draghi, sono già evidenti: "Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già molto chiari. Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato. Gli incendi stanno divorando le foreste, dalla California all'Australia. E dalla Germania alla Cina, stiamo assistendo a inondazioni sempre più devastanti. L'Italia sta fronteggiando l'innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi". E allargando lo sguardo oltre l'Italia, il premier ha aggiunto: "Gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni Paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa".
Abbiamo inquinato l’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo, la terra che coltiviamo e l’unica soluzione è scegliere con attenzione cosa acquistare. Bene! Tutti d’accordo, ma cosa centrano il cambiamento climatico, Draghi, con un capo d’abbigliamento complesso? Ma soprattutto cosa centrano con me che li devo indossare ?
Acquistare dei capi d’abbigliamento, oggi, ha il suo peso, soprattutto nella pubblica amministrazione, un peso economico, sociale e ambientale.
Già, perché se fino a ieri, si teneva conto del confort e delle performance tecniche di un capo complesso come può essere una giacca a vento, utilizzata da un Poliziotto della Locale o da un volontario della Protezione Civile o ancora da un Finanziere piuttosto che da un Carabiniere, oggi bisogna tenere conto anche del design finalizzato al recupero della giacca, dei materiali cioè che sia fatta con materiali riciclabili e riciclati, che non ci siano sostanze nocive non solo per chi la indossa ma che non siano nocive anche per i lavoratori e per chi vive nei siti di produzione, Virginia e Veneto Docet! Bisogna tenere conto che quella giacca una volta usurata, non sia più un rifiuto ma che si possano recuperare i materiali e impiegarli per dare vita a nuovi prodotti, e bisogna altresì verificare che quella giacca a vento non sia fatta in uno scantinato venendo meno ai diritti dei lavoratori, ovviamente tutto al minor prezzo perché non possiamo gravare sulle spalle dei contribuenti. Bisogna che la filiera sia controllata affinché si possa innescare il circolo virtuoso, il ché vuol dire meno rifiuti, meno inquinamento dell’aria, dell’acqua, della terra e più rispetto del lavoro.
La nuova strategia della Commissione comprende anche misure volte a sostenere materiali e processi di produzione circolari, a contrastare la presenza di sostanze chimiche pericolose e ad aiutare i consumatori a scegliere prodotti tessili sostenibili.
La Fondazione Ellen MacArthur nel rapporto The circular economy: a transformative Covid-19 recovery strategy ha cercato di fornire una panoramica sull'argomento mettendo in evidenza alcuni dei principali fattori in grado di attivare un modello di economia circolare in questo comparto.
Tre sono i volani dell'economia circolare su cui porre attenzione:
• il potenziamento degli impianti di raccolta, smistamento e riciclaggio;
• gli investimenti in ricerca per arrivare a riciclare le fibre sintetiche e in strumentazione tecnologica in grado di rendere più efficace la selezione delle fibre ai fini del riciclo;
• un design finalizzato al recupero.
Ad oggi, per esempio, una giacca a vento della Polizia Locale è fatta in poliestere e Ptfe e una volta arrivata a fine vita, viene tagliata in due per fare in modo che non possa essere più utilizzabile, buttata nell’indifferenziata e finendo così nell’inceneritore perché per via dei materiali impiegati e per il suo design non è riciclabile. Questo approccio, a partire dal design passando dalla scelta dei materiali, alla produzione fino a fine vita, inquina e non è più possibile perpetrarlo, anche grazie alle leggi vigenti.
E’ una vita difficile per chi si trova nella posizione di dover effettuare gli acquisti nella Pubblica Amministrazione e far fronte da una parte alle esigenze di chi necessita il prodotto o il servizio e dall’altra le nuove normative, bhè con questo articolo voglio provare a rendervi la vita un po’ più facile, almeno per quanto riguarda alcuni capi d’abbigliamento, come può essere una giacca a vento.Grazie agli studi, alle ricerche fatte negli ultimi 30 anni è possibile riciclare una giacca a vento tecnica, se però, come abbiamo detto si tiene conto inizialmente della scelta dei materiali, del design finalizzato al recupero e alle sostanze nocive.
Questa grande innovazione la dobbiamo a Sympatex, pluripremiata azienda tedesca che ci aveva già pensato ben 30 anni fà. Sympatex è uno dei 40 firmatari della "carta dell'industria della moda per l'azione per il clima" delle Nazioni Unite e ha anche partecipato attivamente allo sviluppo della carta.
Come fornitore leader di tessuti funzionali sostenibili, Sympatex ha quindi sviluppato una membrana speciale che è impermeabile al 100%, antivento al 100% e ottimamente traspirante, come una seconda pelle. La membrana assorbe il vapore acqueo e lo rimuove attraverso gli indumenti verso l'esterno. E la cosa migliore è che le membrane Sympatex "respirano" dinamicamente, il che significa che maggiore è l'attività fisica, più efficiente è il suo funzionamento. Pertanto, i tessuti funzionali con una membrana Sympatex offrono una protezione efficace dalle basse temperature e dalla pioggia.
L’obiettivo è la protezione, il comfort, le prestazioni e la perfetta funzionalità con un'attenzione particolare alla responsabilità ecologica. Oltre alle sue prestazioni, Sympatex si affida in particolare a materiali riciclati e riciclabili e alla neutralità climatica.
Come spiega il Responsabile R&D dei Polimeri e produzione della membrana Sympatex: “Per molti anni è stato sensato in diversi mercati del riciclaggio (ad esempio bottiglie, imballaggi e altri) che il riciclaggio della plastica di alta qualità ed economicamente fattibile dipende fortemente dalla qualità del flusso in ingresso nell'impianto di riciclaggio, i. e. la purezza della merce in entrata.
Di conseguenza, fornire quante più soluzioni monomateriali possibili è un elemento chiave per realizzare le ambizioni dell'economia circolare su scala industriale in vari settori, incluso il tessile, nei prossimi anni. Combinando la membrana a base di poliestere Sympatex con vergine o riciclato e i tessuti a base di poliestere in tessuti laminati impermeabili, antivento e traspiranti si adattano perfettamente a questa strategia. Al contrario, utilizzando tessuti laminati basati su tessuto a base di poliestere accoppiato a una membrana ePE+PU renderebbe il potenziale riciclaggio di alta qualità almeno tecnicamente ed economicamente molto più impegnativo a causa del mix di materiali. Il tessuto laminato molto probabilmente dovrebbe essere smontato, separato e suddiviso in diverse frazioni prima che possa aver luogo il riciclaggio. Fasi di lavorazione aggiuntive che dovrebbero essere stabilite su scala industriale, portando quasi sicuramente a costi più elevati e a una maggiore impronta di carbonio del processo”.
Sympatex è un fornitore globale di materiali funzionali ad alta tecnologia per partner di marchi internazionali in abbigliamento (abbigliamento) , calzature , abbigliamento da lavoro protettivo(Contract & Workwear) e applicazioni tecniche . Tutti i materiali Sympatex sono conformi agli elevati standard di qualità Sympatex e sono testati secondo gli standard internazionali.
Grandi brand come Rossignol, Gronell, DC shoes, ecc hanno scelto come partner Sympatex per creare abbigliamento di alta qualità ma che abbiano il minor impatto ambientale sul nostro pianeta. In riconoscimento delle sue prestazioni ambientali e delle pratiche commerciali sostenibili, Sympatex Technologie ha ricevuto il premio B Corp "2019 Best For The World". Lo specialista del tessile funzionale con sede a Monaco, che è arrivato tra i primi 10 per cento di tutte le aziende certificate B Corp in riconoscimento della sua responsabilità ambientale, ha ricevuto il premio per iniziative come la partnership industriale europea wear2wear che ha creato per chiudere rapidamente il cerchio nel settore tessile, per aver offerto la prima membrana climaticamente neutra al mondo e per essere co-sviluppatore e firmatario della “Carta dell'industria della moda delle Nazioni Unite per l'azione per il clima”. Il pioniere nel campo dei tessuti funzionali ha ricevuto il premio dall'organizzazione no-profit B Lab, con sede negli Stati Uniti, che ha ufficialmente certificato Sympatex alla fine del 2018 come B Corp dopo un accurato processo di audit in più fasi. L'obiettivo esplicito dell'azienda è garantire che le sue attività commerciali non solo portino al successo economico, ma abbiano anche un impatto altamente positivo sul benessere della società e dell'ambiente.
Ad oggi invece, sebbene ci sia la disponibilità sul mercato, la Pubblica Amministrazione acquista ancora vecchi tessuti in PTFE e molte volte scadente perché non è neanche l’originale, senza sapere che anche uno dei più grandi brand di abbigliamento tecnico in PTFE è stato costretto, a causa dell'imminente divieto dell'ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) per i PFAS a cercare un alternativa riconoscendo quindi che durante il ciclo di vita del PTFE vengono utilizzati PFC di interesse ambientale. Ora non voglio dilungarmi sulle grandi inchieste che vanno dal Veneto alla Virginia, ma una riflessione, và certamente fatta prima di acquistare ancora capi d’abbigliamento oramai superati e non più a norma per il bene del pianeta, per il bene di chi indosserà quel capo e per il bene di chi effettuerà l’acquisto provocando anche un danno erariale.
Oggi la pubblica Amministrazione può avere abbigliamento tecnico altamente performante e a minor impatto ambientale, acquistando un capo d’abbigliamento con etichetta Sympatex, garanzia di qualità tecnica, rispetto ambientale e sociale. Tu cosa scegli?
Francesca Caruso