26-10-2018
XXXV Giornata di studio A.N.C.U.P.M.
Roma (RM)

Contratto per il governo del cambiamento e Polizia Locale. Quali prospettive?

“Contratto per il governo del cambiamento”, sottoscritto dalle forze politiche di maggioranza nel maggioscorso, prevede al punto 23 alcuni obiettivi relativi alla “Sicurezza, legalità e forze dell ’ordine”. Inoltre pone al centro dell’attenzione la Cyber security, il contrasto al bullismo e dalla dipendenza del gioco d’azzardo, le occupazioni abusive, la sicurezza stradale ed i campi nomadi.

Per quanto concerne la Polizia Locale, recita testualmente: “Le problematiche afferenti il comparto della Polizia Locale sono dovute ad una normativa ormai datata e ad una presenza diagenti sul territorio distribuita in modo non omogeneo. Si ritiene pertanto necessario un riordino del comparto della Polizia locale. Affinché la riforma possa effettivamente produrre risultati positivi per una maggiore sicurezza sul territorio devono essere necessariamente introdotti i seguenti punti qualificanti: accessoalle banche dati SDI (sistema di indagine); migliore definizione dei compiti della polizia locale; obbligatorietà di dotazioni strumentali minime; tavoli regionali per il coordinamento della sicurezza urbana e della Polizia Locale con sottoripartizione inaree vaste; contratto collettivo. Si dovrà puntare a scomputarele spese relative al settore dai vincoli di bilancio”.

E’ a tutti noto il contributo che il personale della Polizia locale esprime quotidianamente, in sinergia con le Forze di Polizia nazionali, per garantire la sicurezza urbana, considerata oramai unanimemente bene comune essenziale ed irrinunciabile della nostra comunità sociale.

Il contratto per il governo del cambiamento, riconosce espressamente che la normativa che disciplina la Polizia Locale, ovvero la legge n. 65 del 1986, è “ormai datata” ed è“pertanto necessario un riordino del comparto”. Di fatto, il coinvolgimento della Polizia locale in operazioni che giuridicamente dovrebbero essere riservate alle Forze di Polizia tradizionali, come gli sgomberi delle occupazioni abusive, l’utilizzo nei campi nomadi, le sempre più frequenti deleghe dell’A.G. sui più variegati ambiti, peraltro non di stretta competenza, si è tradotto in un ulteriore aumento dei rischi ai quali sono esposti gli agenti sul territorio ai quali, tuttavia, non corrispondono le tutele che l’ordinamento riserva agli appartenenti al comparto sicurezza.

Il tradizionale Convegno dell’Associazione Comandanti e Ufficiali appartenenti alle Polizie Locali ha come obiettivo la formulazione di indirizzi, proposte e suggerimenti peradeguare l’impianto normativo vigente, vecchio di 30 anni, ad una mutata realtà e consentire il cambiamento auspicato dalla nuova governance del Paese.

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